mercoledì 3 febbraio 2016

La psicoterapia familiare nella Gestalt therapy

(La presente immagine è tratta dal sito: http://www.lecconotizie.com/rubriche/caleidoscopio/la-famiglia-errante-93449)

Le capacità empatiche degli individui si sviluppano nella famiglia di origine. In questo contesto il bambino impara a cogliere i movimenti intenzionali degli altri membri. Egli, inoltre, sviluppa la capacità di portare a termine i movimenti degli altri individui assieme ai propri (Spagnuolo Lobb M., Il now for next in psicoterapia – la psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post moderna, Franco Angeli, 2011).
A tale riguardo, la capacità intersoggettiva indica la capacità dell’individuo di rappresentarsi interiormente un altro soggetto. Questa capacità, in aggiunta, si estende anche alla comprensione di ciò che l’altro individuo pensa di noi (Stern, 1985).
La capacità intersoggettiva rappresenta quindi la modalità con cui un individuo sta nel mondo. Questa capacità è lo sfondo su cui si sviluppano le relazioni intime.
Questa abilità fa in modo che il bambino intuisca il desiderio dei propri genitori. Egli, pertanto, struttura il proprio modo di esserci in modo tale da soddisfare i desideri dell’adulto, mettendo in secondo piano i propri (Spagnuolo Lobb M., 2011).
La sofferenza relazionale del bambino nasce quando i suoi tentativi di adattarsi in modo creativo all’ambiente non vengono riconosciuti. In questo modo viene mortificata la sua intenzionalità di contatto.
Questa mancanza di riconoscimento porta ad una perdita del senso di sé, ossia del sé che si crea nel contatto. In tal modo il bambino giunge pertanto ad una desensibilizzazione del confine di contatto (Spagnuolo Lobb M., 2011).

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