Le cellule gliali sono molto più numerose rispetto ai neuroni. Esse svolgono
molteplici funzioni. In primo luogo
mantengono costante l’ambiente ionico
dei neuroni. Esse inoltre modulano la velocità
di trasmissione dei segnali elettrici. Un’altra funzione è quella di modulare l’attività sinaptica attraverso il
controllo del metabolismo dei neurotrasmettitori. Le glia svolgono anche la
funzione di impalcatura in
determinate fasi di sviluppo del sistema nervoso. Da ultimo, queste cellule
agiscono nel recupero dei danni
neuronali (Parves, Augustine, Fitzpatrick, Hall, LaMantia, White, Neuroscienze, Zanichelli).
Possiamo suddividere le glia in tre
tipologie. Esistono infatti gli astrociti,
gli oligodendrociti e le cellule microgliali.
Gli astrociti hanno la funzione di mantenere un ambiente chimico adeguato alla trasmissione dei
segnali elettrici.
Gli oligodendrociti, invece, creano un rivestimento lipidico attorno ad alcuni assoni detto mielina. La mielina ha la funzione di
aumentare la velocità di propagazione dei segnali nervosi.
Le cellule microgliali sono invece cellule spazzino che rimuovono cellule originate da danni celebrali o da ricambio
cellulare. Le microciglia rilasciano inoltre molecole segnale che modulano l’infiammazione,
la morte o la sopravvivenza cellulare.
Le cellule gliali possono anche essere di tipo staminale. Esse sono gli astrociti e i precursori degli oligodendrociti. Gli astrociti possono dare vita ad altre cellule staminali o anche a neuroni, astrociti o oligodendrociti. I precursori degli oligodendrociti, invece, danno vita generalmente solo ad astrociti o ad altri oligodendrociti (Parves, Augustine, Fitzpatrick, Hall, LaMantia, White, Neuroscienze, Zanichelli).
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