venerdì 19 febbraio 2016

Le cellule gliali

(La presente immagine è tratta dal sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Cellula_della_glia).

Le cellule gliali sono molto più numerose rispetto ai neuroni. Esse svolgono molteplici funzioni. In primo luogo mantengono costante l’ambiente ionico dei neuroni. Esse inoltre modulano la velocità di trasmissione dei segnali elettrici. Un’altra funzione è quella di modulare l’attività sinaptica attraverso il controllo del metabolismo dei neurotrasmettitori. Le glia svolgono anche la funzione di impalcatura in determinate fasi di sviluppo del sistema nervoso. Da ultimo, queste cellule agiscono nel recupero dei danni neuronali (Parves, Augustine, Fitzpatrick, Hall, LaMantia, White, Neuroscienze, Zanichelli).
Possiamo suddividere le glia in tre tipologie. Esistono infatti gli astrociti, gli oligodendrociti e le cellule microgliali.
Gli astrociti hanno la funzione di mantenere un ambiente chimico adeguato alla trasmissione dei segnali elettrici.
Gli oligodendrociti, invece, creano un rivestimento lipidico attorno ad alcuni assoni detto mielina. La mielina ha la funzione di aumentare la velocità di propagazione dei segnali nervosi.
Le cellule microgliali sono invece cellule spazzino che rimuovono cellule originate da danni celebrali o da ricambio cellulare. Le microciglia rilasciano inoltre molecole segnale che modulano l’infiammazione, la morte o la sopravvivenza cellulare.
Le cellule gliali possono anche essere di tipo staminale. Esse sono gli astrociti e i precursori degli oligodendrociti. Gli astrociti possono dare vita ad altre cellule staminali o anche a neuroni, astrociti o oligodendrociti. I precursori degli oligodendrociti, invece, danno vita generalmente solo ad astrociti o ad altri oligodendrociti (Parves, Augustine, Fitzpatrick, Hall, LaMantia, White, Neuroscienze, Zanichelli).

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