(La presente immagine è tratta dal sito: http://www.imagenesdesamor.com).
L’amore del terapeuta è innanzitutto
un amore istituzionale. Il terapeuta
ha infatti il compito di prendersi cura
del paziente (Spagnuolo Lobb M., Il now
for next in psicoterapia – la psicoterapia della Gestalt raccontata nella
società post moderna, Franco Angeli, 2011).
Il coinvolgimento emotivo dello
psicoterapeuta, tuttavia, rappresenta anche una componente fondamentale
del processo di cura. Il terapeuta riesce ad attivare tale processo quando i suoi
sentimenti sono concreti e reali.
L’atteggiamento di cura si concretizza nella ricerca del fascino
nascosto del paziente. Questa ricerca da parte del terapeuta rivitalizza la capacità dell’altro di
essere vitale e interessante.
Il paziente recupera pertanto la sua vitalità
spontanea. Egli abbandona la desensibilizzazione del confine di contatto insita
nel suo disturbo. Il paziente riesce a recuperare la sua spontaneità e vitalità,
riscoprendo il suo fascino e la sua bellezza interiore (Spagnuolo Lobb M.,
2011).
Il terapeuta, con il suo amore,
riattiva pertanto il fascino nascosto del paziente. Attraverso l’amore il
terapeuta riscopre pertanto la
vitalità dell’altro, la sua intenzionalità di contatto che gli ha permesso di
adattarsi a situazioni difficili.
L’amore permette dunque di rivitalizzare la bellezza
del paziente e la sua spontaneità
nell’esserci.
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