(La presente immagine è tratta dal sito http://www.memorizzare.eu/index.php/category/creativita/page/17)
Al fine di concepire la creatività
possiamo fare riferimento al cosiddetto pensiero laterale teorizzato dallo studioso De Bono. Il pensiero laterale si
oppone a quello verticale (De Caroli, 2009).
Il pensiero verticale opera in
connessione a schemi consuetudinari
e sequenziali. Il pensiero laterale invece comporta l’utilizzo di schemi di
ragionamento non familiari. Esso ci
consente di passare da uno schema ad un altro.
Lo studioso De Bono ha teorizzato il
cosiddetto PO thinking. Esso dà
rilevanza alle ipotesi e all’esplorazione. Il PO funziona attraverso l’impiego
di soluzioni a prima vista impossibili.
Esso si sviluppa inoltre anche tramite l’accostamento di concetti non connessi. L’utilizzo del PO avviene
anche quando cerchiamo nuove soluzioni
anche in presenza di una risposta adeguata.
L’utilizzatore del PO thinking ha un
atteggiamento basato sull’esplorazione
e la ricerca di soluzioni impossibili.
Egli vuole liberarsi dai preconcetti
e dal dogmatismo.
Al fine di stimolare la creatività
possiamo utilizzare modi di pensare differenti. Possiamo alternare, infatti,
una modalità di pensiero basata sulle informazioni
ad un modo di riflettere impostato sui sentimenti.
Possiamo alternare un punto di vista critico
ad un atteggiamento focalizzato sui benefici
apportati da un’idea. Un pensiero creativo richiede di impiegare un punto di
vista focalizzato sulle alternative nonché
una modalità che si occupa invece delle priorità.
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