sabato 23 gennaio 2016

Creatività, pensiero laterale e PO thinking

(La presente immagine è tratta dal sito http://www.memorizzare.eu/index.php/category/creativita/page/17)

Al fine di concepire la creatività possiamo fare riferimento al cosiddetto pensiero laterale teorizzato dallo studioso De Bono. Il pensiero laterale si oppone a quello verticale (De Caroli, 2009).
Il pensiero verticale opera in connessione a schemi consuetudinari e sequenziali. Il pensiero laterale invece comporta l’utilizzo di schemi di ragionamento non familiari. Esso ci consente di passare da uno schema ad un altro.
Lo studioso De Bono ha teorizzato il cosiddetto PO thinking. Esso dà rilevanza alle ipotesi e all’esplorazione. Il PO funziona attraverso l’impiego di soluzioni a prima vista impossibili. Esso si sviluppa inoltre anche tramite l’accostamento di concetti non connessi. L’utilizzo del PO avviene anche quando cerchiamo nuove soluzioni anche in presenza di una risposta adeguata.
L’utilizzatore del PO thinking ha un atteggiamento basato sull’esplorazione e la ricerca di soluzioni impossibili. Egli vuole liberarsi dai preconcetti e dal dogmatismo.
Al fine di stimolare la creatività possiamo utilizzare modi di pensare differenti. Possiamo alternare, infatti, una modalità di pensiero basata sulle informazioni ad un modo di riflettere impostato sui sentimenti. Possiamo alternare un punto di vista critico ad un atteggiamento focalizzato sui benefici apportati da un’idea. Un pensiero creativo richiede di impiegare un punto di vista focalizzato sulle alternative nonché una modalità che si occupa invece delle priorità.

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