lunedì 25 gennaio 2016

Il calo dell’attenzione negli anziani

(La presente immagine è tratta dal sito: http://besport.org/sportmedicina/forza_anziani.htm).

Gli anziani subiscono un calo dell’attenzione sotto differenti punti di vista. Si verifica in particolare una diminuzione dell’attenzione selettiva (Sbattella, 2015). Questo tipo di attenzione ha la funzione di selezionare l’informazione in ingresso, eliminando quella irrilevante. Alcuni studi hanno dimostrato che gli anziani impiegano più tempo dei giovani nei compiti di selezione visiva ed uditiva (Robin e Rizzo, 1992).
Esiste anche l’attenzione divisa, che consiste nello svolgere più compiti contemporaneamente. I risultati di alcune ricerche evidenziano un decremento dell’attenzione divisa per i compiti complessi in cui viene in rilievo la memoria di lavoro (Brouwer, 1991).
Un terzo aspetto è l’attenzione sostenuta, che consiste nel mantenere l’attenzione su un determinato compito. Anche in questo caso la prestazione degli anziani subisce un decremento in relazione all’età.
L’effetto della diminuzione dell’attenzione può essere limitato dall’apprendimento di comportamenti che con l’abitudine vengono automatizzati. Gli anziani sono in gradi di apprendere tali comportamenti a patto di avere a disposizione il tempo necessario (Fisk, Rogers, 1991).
Questi studi sono utili al fine di capire come interagire con l’anziano e fornire i supporti utili (Sbattella, 2015).

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