lunedì 25 gennaio 2016

La costruzione dell’identità nell’adolescente

(La presente immagine è tratta dal sito: http://blog.mistercredit.it/2010/10/03/identita-personalita-e-reputazione-digitali).

L’identità è ciò che consente all’individuo di sentirsi lo stesso individuo nello spazio e nel tempo. Essa ingloba la conoscenza di sé stessi e l’esperienza maturata in relazione al sé (Sbattella, Castelli, Pini, 2015).
Erikson è uno degli autori che ha studiato in modo più approfondito il processo di costruzione dell’identità nell’adolescenza. Egli riteneva che l’identità fosse un fenomeno psicosociale. Tale fenomeno comprende vari aspetti, come quello biologico, culturale, dell’organizzazione personale e dell’esperienza.
Lo psicologo Marcia ha elaborato un modello che si basa su vari stati dell’identità. Secondo Marcia esistono quattro stati dell’identità. Essi sono l’acquisizione, il moratorium, il blocco e la diffusione (Sbattella, Castelli, Pini, 2015).
Nello stato dell’acquisizione l’adolescente ha esplorato le varie alternative a disposizione e messo in atto degli impegni seri.
Nella fase del moratorium, invece, l’adolescente si trova ancora nella fase esplorativa. Per tale motivo l’impegno non ha ancora raggiunto il livello massimo.
Il giovane che si trova nello stato del blocco ha assunto numerosi impegni ma senza aver esplorato in modo adeguato le varie possibilità.
Il ragazzo che si trova nello stato della diffusione, infine, ha posto in essere un’esplorazione di tipo superficiale. Il suo livello di impegno è basso.
La prospettiva di Coleman è chiamata modello focale dell’adolescenza. L’autore in questione ritiene che il giovane debba affrontare i problemi dell’accettazione del sé corporeo, della separazione dalla famiglia e dell’accettazione da parte del gruppo. L’adolescente è in grado di risolvere tali problemi se si presentano in successione. Se questi problemi si presentano insieme, invece, l’adolescente può andare incontro a disturbi psicologici.

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