Con il termine attaccamento si intende un sistema di atteggiamenti e comportamenti
che contribuiscono alla formazione di un legame fra due persone. L’attaccamento
trae origine dalle relazioni primarie instaurate tra adulto e
bambino.
Il termine attaccamento si deve allo
psicoanalista Bowlby. Egli riteneva
che il bambino, fin dalla nascita, è predisposto ad instaurare un forte legame
di attaccamento con la madre. Secondo Bowlby l’attaccamento si sviluppa
attraverso varie fasi, che vanno dalla nascita ai 3 anni di vita.
La relazione di attaccamento,
tuttavia, è rilevante per l’intero arco
della vita dell’individuo. Il legame con la madre, infatti, consente di
introiettare nella vita mentale del bambino un modello, chiamato modello operativo interno. Questo
schema di relazione sarà poi utilizzato dall’individuo nelle relazioni
affettive vissute nel corso della sua esistenza.
Alcuni studi hanno tentato di
valutare i modelli operativi interni dei genitori e di valutare la loro influenza riguardo ai legami di
attaccamento dei figli (vd. Castelli e Sbattella, Psicologia del ciclo di vita,
2015). I modelli operativi interni dei genitori vengono valutati attraverso un’intervista.
Attraverso questo colloquio viene chiesto ai soggetti di ricordare l’esperienza
di attaccamento vissuta nell’infanzia e di valutare la sua influenza per lo
sviluppo successivo. Lo studio in questione ha identificato tre tipologie di
genitori.
Vi sono i genitori autonomi, che ricordano in modo
coerente le loro esperienze infantili, mettendo in luce gli aspetti sia
positivi che negativi. La seconda categoria è quella dei genitori rifiutanti, che vogliono mantenere una
distanza tra loro stessi e le esperienze vissute, in particolare con
riferimento alle esperienze negative. Vi sono infine i genitori preoccupati, che appaiono molto
coinvolti dalle esperienze infantili, dando in tal modo l’impressione di essere
confusi.
Lo studio ha evidenziato una
relazione tra madri autonome e figli dall’attaccamento sicuro. Le madri rifiutanti, invece, tendono ad avere figli con
attaccamento evitante. Quelle
preoccupate, infine, avrebbero figli con attaccamento ambivalente.
I risultati dello studio non hanno riscontrato
una coincidenza perfetta tra queste relazioni. Essi sono comunque parzialmente confermati da studi successivi, i quali
hanno rilevato che il modello operativo interno della madre sia in grado di influenzare lo
stile di attaccamento del figlio.
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