(La presente immagine è tratta dal sito: http://www.comune.monteprandone.ap.it/article.php?sid=1416).
La famiglia rappresenta per il bambino il primo contesto sociale. Si
caratterizza per essere composta da soggetti che offrono protezione e sicurezza
ai figli. È un piccolo gruppo che facilita l’apprendimento di regole di
comportamento (Carrubba e Castelli, 2015).
La teoria dei sistemi ha cercato di studiare le influenze della famiglia sui
singoli membri. Esse dipendono dai singoli componenti, dalle relazioni tra di
essi e dagli eventi esterni.
Secondo questa teoria la condotta dei
genitori, le caratteristiche del bambino e il contesto di riferimento influenzano
lo sviluppo del bambino.
Le caratteristiche psicologiche del
genitore, le varianti socio-culturali e il temperamento del bambino influenzano
invece il ruolo del genitore.
Alcuni autori hanno individuato vari stili genitoriali (Carrubba e Castelli,
2015). Lo studioso Schaefer ha evidenziato in particolare gli stili democratico, trascurante, iperprotettivo
e autoritario. Il primo si caratterizza
per alti livelli di sollecitudine e permissività. Lo stile trascurante, invece,
si basa su alta permissività e ostilità. Nello stile iperprotettivo i genitori
sono molto severi e solleciti. Nello stile autoritario, infine, esiste un’alta
severità e ostilità.
Esistono
dei limiti interni al modello degli stili
parentali. Il modello in questione, ad esempio, non è stato adattato a culture
diverse da quella occidentale. Questi limiti sono meno stringenti se si adotta
un modello multifattoriale di
genitorialità. Esso prende in considerazione fattori prossimali, come il
temperamento del bambino e fattori distali. Un fattore distale è ad esempio la
rete sociale.
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